La mostra, curata da Tiziana Todi, presenta un percorso completo permettendo al visitatore di vedere riunite le prime opere realizzate, negli anni degli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, che sin da subito rivelano Fabio Santoro determinato nella ricerca di un linguaggio personale, attratto dalla deformazione e dall’ambiguità delle figure riprodotte, eseguite con una tecnica, il cui uso tende a dare al colore un particolare effetto plastico, fino alle ultime grandi opere, dedicate all’equilibrio tra sogno e realtà nelle quali il tormento esistenziale dell’artista sembra intravedere orizzonti di una sofferta serenità.
Un’occasione in cui si vuole dare un quadro generale della produzione di Fabio Santoro con lo scopo di accrescere l'impatto visivo sui visitatori attraverso una lettura complessiva del suo percorso artistico.
Scrive di lui Tiziana Todi:
"Santoro si esprime con armonia fluida, andando oltre la natura degli oggetti e dei paesaggi cogliendo l'essenziale, come un poeta attraverso le parole ed il ritmo sa rendere l’essenza delle cose. Certamente, rappresentando sulla tela i suoi stati d'animo, coglie la realtà più di quanto se ne renda conto e con grande forza espressiva crea l’opera attraverso un turbinio di pennellate poetiche, delicate e raffinate , anche se dense di colore.
Comunicando l' emozione del proprio vissuto personale, traducendola nel colore, Fabio Santoro, sebbene condizionato dal contesto culturale in cui vive, rimane affascinato soprattutto dalla luce intesa come radiazione di energia che lo stimola visivamente e con la quale si confronta, ricavandone una personalissima lettura della realtà ricca di forza espressiva."